la prima riguarda l’estrema sinistra ed i centri sociali foggiani, vere e proprie alcove stipate di personaggi pronti all’uso della violenza fisica che non hanno mai subito alcun tipo di restrizione da parte delle autorità competenti affinché venissero messi nella condizione di non nuocere. Così come per il centro sociale Filorosso, autore anch’esso di numerosi “raid” distruttori e violenti compiuti nel nome dell’antifascismo democratico;
la seconda riguarda i movimenti fascisti foggiani e quelli che ad essi si avvicinano per gli ideali comuni.