mercoledì 23 novembre 2011

La legge Mancia e i pirati del Parlamento.

Molti utenti di Facebook hanno copiato ed incollato una notizia ormai di dominio pubblico che riguarda i parlamentari italiani i quali hannodimostrato, ancora una volta, di aver perso completamente il senso della misura e di vivere in un mondo parallelo rispetto a quello in cui vivono 60 milioni di italiani.
In buona sostanza è successo che in Commissione Bilancio del Senato è passato un emendamento che stanzia 150 milioni di euro da spendere sul territorio in base ai personalissimi criteri dei singoli deputati proprio in un momento in cui la crisi economica sta prendendo inesorabilmente possesso dei portafogli di tutti gli italiani e in un periodo in cui diverse città della nostra penisola necessitano di aiuti immediati (che non sono ancora arrivati per "mancanza di fondi") a causa del fango provocato dal maltempo ma, prima ancora, dall'interesse personale e dall'abusivismo urbanistico voluto, avallato e promosso dagli assessori locali. Un atto criminale, quello della votazione al senato, che andrebbe punito con l'arresto immediato di tutti coloro che hanno votato a favore. Però va sottolineata la natura della legge Mancia, ovvero la legge che ha concesso questo ennessimo ed inutile prelievo dalle esauste casse dello Stato. La legge in questione prevede la possibilità di investire dei soldi per «interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territorio e alla promozione di attività sportive e culturali e sociali». Ora, al di là delle associazioni sportive e culturali alle quale non è il momento di dare un solo centesimo, se quei soldi fossero spesi per tutto il resto, cioè per interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio economico e allo sviluppo del territorio, forse, il Piemonte, la Liguria, la Toscana e la Sicilia, potrebbero godere di stanziamenti utili al ripristino delle attività locali e del territorio danneggiato dal maltempo. Il problema, quindi, non è ciò che la legge Mancia si prefigge, ma è l'uso che ne faranno i parlamentari, i quali, probabilmente, utilizzeranno quel tesoro per farsi belli sui territori di loro appartenenza al fine di poter richiedere la contropartita in voti. Infatti, i 150 milioni di euro sono stati ripartiti in due tranche, uno di 100 milioni per il 2012, ed il secondo di 50 milioni per il 2013, ovvero in prossimità delle elezioni politiche. E' certo che tale legge permetterà a questi sciacalli  di spendere soldi pubblici a proprio beneficio. Ma andrebbe segnalato che non è la legge Mancia sbagliata, ma è l'istinto criminale di certi parlamentari senza scrupoli  e senza dignità che porterà questi ad approffittare dei soldi pubblici come hanno già fatto in passato nonostante la tremenda crisi che ci ha colpiti. Ultima annotazione: la proposta di questo ignominioso abuso è partita da Massimo Garavaglia, senatore leghista, movimento dove si predica bene in pubblico e si razzola male in privato. L'emendamento è stato votato dal PDL, (neanche a dirlo) mentre gli ipocriti speculatori dell'Udc e del Pd, si sono semplicemente astenuti dalla votazione, lasciando al PDL e Lega la totale responsabilità del  voto a favore, ma dividendo con essi i soldi previsti. L'Idv, invece, ha votato contro. Ma consoscendo quell'altro filibustiere di Di PIetro, è probabile  che prima di fare il bastian contrario abbia contato i voti a favore dell'emendamento assicurandosi così il passaggio della proposta di legge nonostante i suoi voti contrari.

Ormai è convinzione comune che non sia più possibile rimanere inerti, scrivendo su Fb le pubbliche rimostranze mentre i destinatari, oltre a farsi delle grasse risate, continuano a farsi i cazzi loro. Non è possibile più neanche manifestare come è stato sempre fatto. E' probabile che sia giunto il momento di far capire a questa associazione a delinquere stanziatasi in Parlamento che il loro tempo è finito, che non rappresentano più nessuno tranne che se stessi e che sia il caso di guardare all'Egitto per prendere spunto su come si fa a mandare a fanculo certa feccia politica diventata ormai un pericolo vitale per tutti i cittadini italiani.

1 commento:

  1. Condivido pienamente. Tutti in galera a pane ed acqua, almeno smaltirebbero tutto il grasso che hanno accumolato in questi anni.
    IN GALERA.

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"Noi non siamo, no, dei rivoluzionari sovvertitori. Noi vogliamo che uno Stato forte risorga e per le Leggi comandi!" Cesare Maria De Vecchi, Ottobre 1922

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