lunedì 18 luglio 2011

Il museo degli orrori


Accumulare dimostrazioni delle ordinarie nefandezze del sistema che ci “regge e governa” è una forma di collezionismo per pochi amatori; certamente il cittadino comune se ne sbatte altamente, preoccupato com’è di salvaguardare unicamente il proprio stato di comfort in un raggio che non va oltre la propria abitazione più qualche necessaria estroflessione come quella che lo tiene aggrappato al conticino in banca.

Al di fuori dello stato di comfort, può succedere qualunque cosa, nulla più impressiona o scuote il cittadino medio, abituato a fornire prove continue di sovrumano masochismo; non c’è scandalo, non c’è crimine, non c’è abuso dei “rappresentanti del popolo” che possano indurlo per un attimo a dire basta a questo sistema.

Oggi come ieri

"Noi non siamo, no, dei rivoluzionari sovvertitori. Noi vogliamo che uno Stato forte risorga e per le Leggi comandi!" Cesare Maria De Vecchi, Ottobre 1922

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