martedì 12 agosto 2014

Cancellare l'Euro


A noi, che non vogliamo l’Euro, ce ne dicono di tutti i colori. I ministri ci mandano a fanculo dagli studi televisi, i conduttori di matrice comunista sentenziano che siamo la parte meno intelligente e meno colta del paese. In realtà l’Euro dei banchieri ha rovinato intere nazioni. L’Unione Europea, blindando i Paesi nella morsa della moneta unica, ha reso schiavi del volere bancario centinaia di milioni di persone. 
Essa pretende, impone, infligge sanzioni, sentenzia. La Ue, con il suo mercanteggiare usuraio, vuole solo e non da nulla in cambio. L’Italia è abbandonata a se stessa. Nessuna nazione europea si è mossa per fermare, o quanto meno, regolare seriamente l’invasione extracomunitaria che sta diventando un vero flagello tutto italiano.
E non solo. Grazie alla banda di criminali mandati dalla Goldman Sachs, l’Italia ha sottoscritto un impegno monetario folle, che ci costringerà per i prossimi vent’anni a versare alla banca Centrale Europea 50 miliardi di euro all’anno. Tutto questo non è che la punta dell’iceberg. Sotto c’e’ molto di più. C’e’ la caduta verticale dei posti di lavoro, la chiusura delle fabbriche nazionali, il fallimento dei piccoli e medi imprenditori. C’è la delocalizzazione delle grandi imprese verso ipaesi dell’Est. C’è una polizia europea, comandata dalla Germania, che toglierà di mezzo le polizie delle varie nazioni. E’ in atto una rivoluzione al contrario, dove è il potente che attacca la povera gente per renderla schiava dei propri interessi.
Ma la sinistra italiana e i soloni della politica parlamentare, pare che non si siano accorti di nulla. E se hanno visto qualcosa, si sono subito girati dall’altra parte. Non avrebbero potuto fare altrimenti, visto che il loro posto ed i loro lauti stipendi sono mantenuti e foraggiati dalle lobbies del potere europeo.
Poi, in alcune trasmissioni televisive, per lo più condotte da personaggi legati alla sinistra, sentiamo dire che “Gli italiani hanno voluto l’euro in quanto non hanno detto e fatto nulla contro di esso per tutto questo tempo. Il loro silenzio è stato quindi un tacito consenso all’accettazione della moneta unica”. Oltre al danno anche la beffa. E colui che vuole prendere in giro gli italiani con questo giro di parole, è un imprenditore indagato per evasione fiscale, Gian Luca Brambilla.
Chi ha davvero voluto la moneta unica in Italia sono stati, Ciampi e Prodi.
L’ignoranza e la protervia di certi personaggi dell’imprenditoria, ma anche dell’informazione televisiva, e sconvolgente. Pur di tenere alta la bandiera europea mentono a se stessi, omettono, camuffano, manipolano e minimizzano fatti che hanno portato ad una povertà allarmante.
Prodi aveva detto che con l’Euro si sarebbero moltiplicati i posti di lavoro e la forza economica del Paese. E’ avvenuto tutto il contrario. Tutte le sue fantastiche visioni sul futuro dell’Euro sono naufragate miseramente. Ovviamente le sue erronee valutazioni non gli sono costate in centesimo. E’ stato il popolo italiano a pagare di tasca propria le fantasie prodiane che hanno condannato l’Italia ad essere il fanalino di coda dell’Europa e del mondo.
Dal 2001 ad oggi l’Italia è sprofondata sempre più in basso. E se non è ancora in atto una rivoluzione civile e sociale è solo perché l’italiano è stato svuotato da ogni stimolo di sopravvivenza. Decenni di televisione demenziale, di prese per il culo da parte dei politici di turno, ed un controllo sempre più invadente dello Stato fin dentro le case dei cittadini, hanno minato il desiderio di riscatto della popolazione. Hanno ridotto gli italiani peggio dei peones messicani, incapaci di muovere un dito anche sotto le frustate dei padroni terrieri.
Noi, che non ci siamo fatti anestetizzare dalle balle televisive, dai giornalisti prezzolati, dai politici corrotti, stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per dare una sveglia alla massa. Ma il popolo, si sa, non reagisce se non è stimolato, se non vede davanti a se una persona pronta a rischiare per prima.
Noi speriamo in una rivoluzione culturale, storica, sociale. Auspichiamo il ribaltamento del sistema, il sovvertimento delle regole schiaviste, volute dai banchieri internazionali, ed imposte dai politici italiani servi dei loro padroni banchieri. L’euro va bruciato e vanno stracciati tutti i trattati ed i vincoli ad essi legati. Il debito pubblico va eliminato semplicemente non riconoscendolo più tale. Il ritorno alla lira è il passo migliore rispetto alla scelta di tenersi ancora l’euro come un macigno legato al collo. Lo stato deve riprendersi la sovranità monetaria e il popolo la sovranità nazionale. Se non si ritorna indietro, non si potrà andare avanti. Sembra un paradosso, ma spesso, occorre correggere gli errori passati per migliorare il cammino verso il futuro. E se i politici italiani pensano che la nostra nazione possa essere sacrificata all’altare del loro vitello d’oro, occorre fare in modo che capiscano che ciò non potrà mai avvenire, perché in mezzo al popolo dormiente esiste sempre qualcuno capace di far naufragare tutti i sogni di potere dei mefistofelici usurai mondiali.
NUOVO ORDINE NAZIONALE

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"Noi non siamo, no, dei rivoluzionari sovvertitori. Noi vogliamo che uno Stato forte risorga e per le Leggi comandi!" Cesare Maria De Vecchi, Ottobre 1922

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