mercoledì 2 maggio 2012

Stiamo morendo.


No, non  è un modo dire. E' ciò che sta accadendo alla nostra nazione, ed è ciò che accade in alcune famiglie, dove le persone si suicidano perché perdono il lavoro, falliscono, non trovano i soldi per pagare le tasse. Succede questo, mentre il governo vara nuovi balzelli da pagare e che ironicamente e funestamente li definisce progetto "Salva Italia". 
Salvare l'Italia con l'aumento delle tasse, con uno stato di polizia tributaria, con lo sguinzagliamento della finanza mandata a controllare lo scontrino mancate del bar ma non i bilanci delle banche o gli strattagemmi poco leciti degli amministratori delle multinazionali.
Finanzieri che, impettiti, entrano negli alberghi, nei ristoranti, nei luoghi commerciali facendo desiderare al proprietario la presenza di qualche rapinatore, piuttosto che quella di un maresciallo in divisa grigioverde.
E mentre il solerte servo dello Stato becca" l'untore evasore" che si è messo in tasca ben 90 centesimi per un caffè non battuto alla casa, alle sue spalle corrono saltellando e ridacchiando banchieri, politici e faccendieri che esportano milioni di euro, oro e diamanti  in luoghi protetti. E così con una fava sono stati fatti fessi in due: cittadini e marescialli della G.di F.

Eppure è così che questo governo di ipocriti tiene al guinzaglio oltre 60 milioni di italiani. Con il terrore e con la menzogna, con la spinta alla delazione per scovare l'evasore e con le pubblicità progresso sui parassiti. Proprio loro parlano di parassiti. Loro che hanno mangiato a quattro ganasce per decenni e che ora, non contenti del magna magna del passato, stanno rastrellando tutto ciò che è rimasto nelle tasche degli italiani per donare alle banche gli ultimi soldi che fanno girare quella poca economia rimasta.

E i politici cosa fanno? Le solite cose. Gridano, si accapigliano, danno ragione ora a questo, ora a quello a secondo della convenienza per il partito, e lasciano che Mario Monti e la sua cricca di miliardari continui a depredare i conti correnti delle famiglie e degli imprenditori. E al danno lasciano che si aggiunga anche la beffa di questo governo di tecnici usurai. Siamo governati da persone che dichiarano di guadagnare sette milioni di euro all'anno, (solo come studio legale), e che si dicono capaci di capire i problemi di chi guadagna mille euro al mese. C'e' da chiedersi se sono troppo furbi i cosiddetti "tecnici" di governo, o se siamo troppo coglioni noi del popolo.

Tasse, solo tasse, nient'altro che tasse. Le hanno sapute applicare subito, senza indugio, con il placet di quella banda di canaglie, incapaci ed inetti politici pubblici, che hanno demandato conto terzi le responsabilità di azioni che non avrebbero mai preso di propria iniziativa per paura di perdere i propri elettori.

E così, dietro il paravento dell'ipocrisia, della perfidia, del cinismo e della vigliaccheria, i politici con il culo attaccato alle poltrone del Parlamento, hanno scelto Mario Monti ed il suo branco di succhia sangue perché colpissero senza pietà tutti, nessuno escluso, compresi gli elettori di quei partiti (Casini, Rutelli, Bersani, Berlusconi, ed altri) che hanno approvato gli emendamenti varati dal governo tecnico. Un’orda impietosa di vampiri usciti dalle banche internazionali che è piombata nell'oscurità dentro ogni casa, dentro ogni negozio, all'interno di ogni fabbrica e azienda, rubando tutto ciò che hanno trovato per poi portare il bottino all'intero dei caveau delle banche, arricchendo maggiormente i ricchi ed impoverendo ancor di più i poveri.

Nessuno ha fiatato nell'aula parlamentare, dove bivaccano da troppo tempo quei manigoldi che si pregiano indegnamente del titolo di "onorevole",quando l'uomo della Goldman Sachs è stato eletto senatore a vita per poi prendere in mano il comando della nazione. Anzi, il nostro Presidente della Repubblica, lo stesso che si è dimenticato di aver esultato quando seppe dei carri armati russi a Praga, lo stesso che si è fatto rimborsare il biglietto di un viaggio aereo decuplicando la spesa realmente sostenuta, lo stesso che ancora miete divisioni sociali, politiche e storiche, partecipando a tutte le feste comuniste e partigiane senza mai ricordare che dall'altra parte della barricata morirono altri italiani, uccisi per una causa diversa e opposta a questo immondezzaio di cui Egli è il massimo rappresentante, ha elogiato l'arrivo delle banche, ha sostenuto ogni sentenza di condanna morale, economica e finanziaria imposta all’Italia dal banchiere di turno, ha concesso carta bianca affinché gli usurai per antonomasia spaziassero senza nessun divieto, senza alcuna timore di incorrere nelle forche sotto le quali avrebbero meritato di mettere il collo. Ha aperto le porte della nazione facendo entrare il peggior nemico che l'Umanità potesse conoscere, ha permesso che l'orda barbarica saccheggiasse ogni avere, ogni bene, ogni cosa.

Ecco, sono questi i personaggi a cui noi diamo ancora credito, a cui ci genuflettiamo quando legiferano. Sono costoro le "autorità" che ancora riconosciamo come tali e alle quali non ci siamo ancora ribellati. E le riconosciamo ogni volta che acconsentiamo ad un aumento, che non ci opponiamo quando  alzano la percentuale dell'iva, dell'irpef, o quando "ritoccano" senza sosta il costo della benzina o i generi alimentari. Continuiamo a permettere al branco di vampiri di essere padroni della nostra vita anche quando ce la vogliono togliere.

E la gente si suicida, sopraffatta dalla vergogna di non riuscire più a portare a casa il pane per sfamare i propri figli, stritolata dai debiti spesso derivanti da tasse impossibili da pagare, pedinati dagli aguzzini di Equitalia che pare godano quando mettono in ginocchio un padre di famiglia. In due anni, dal 2008 al 2010, la percentuale dei suicidi è salito di oltre il 24%. Un dato agghiacciante per il quale Monti e la sua cricca di sanguisughe, ( e prima di loro i politici vigliacchi) dovrebbero essere chiamati a giudizio in una pubblica piazza al cospetto del popolo intero. Invece niente. Il popolo bue continua ad essere bue e l'orda famelica continua a depredare.

Intanto, per depistare l'attenzione dai veri problemi ci creano quello delle condizioni meteorologiche. Cazzo, ha visto mai che un pò di pioggia si permetta di rovinarci questo splendido primo maggio? La festa dei lavoratori...per chi ha ancora un lavoro. Attento, popolo italiano. Attento alle gocce d'acqua, a non bagnarti la testa. Incollati davanti al televisore ansioso di sapere se domani spenderà il sole o se vi sarà un grado in meno rispetto ad oggi. E mentre ti allarmi davanti a quei fantocci tutta postura che gesticolano come se fossero burattini comandati da qualche colonnello dell'aviazione, i predatori continuano a depredarti, e i suicidi continuano ad aumentare.

Non si ammazzano solo i 50enni e i 60anni, ma anche i giovani, quelli a cui il governo dice di pensare assiduamente anche se non vara nessuna legge a loro favore. Perché mai, poi l'attenzione sia maggiore verso i giovani e meno verso i padri di famiglia che hanno pesi ben maggiori dei primi, è ancora tutto da capire. Sembra quasi che i 50enni possono anche morire di fame. Anche se poi nessuna delle due categorie in realtà, ha una tutela particolare, visto che le tasse cadono a pioggia su tutti.

Ora, concludendo, chi ci sta guadagnando da questa speculazione economica coperta dal nome "tasse"? I soliti squali che ormai detengono il controllo delle nazioni, vale a dire le multinazionali che gestiscono il petrolio, le banche che finanziano le multinazionali, e gli speculatori di borsa che aumentano e abbassano il valore delle azioni delle multinazionali per ottenere maggiore liquidità o per manipolare meglio azioni finanziarie ed economiche poco lecite. Il tutto con l'applaudito consenso di onorevoli, senatori, segretari di partito e Presidente di questa Repubblica Italiana.

Ecco, è a loro che diamo i nostri soldi quando paghiamo quasi 2 euro un litro di benzina, quando paghiamo l'iva sulle bollette e la tassa sull'iva e le bollette che quei porci delle grandi aziende fornitrici applicano impunemente. E' a loro che diamo il nostro sangue, il nostro sudore e la nostra fatica. Ed è sempre a loro che consegniamo la vita ed il futuro dei nostri figli.
Se non fermeremo questa morte lenta e continua, questa agonia che sta spezzando la volontà di sopravvivenza di una intera nazione, le generazioni future pagheranno la nostra vigliaccheria con la schiavitù e con forme di lavoro peggiori di quelle a cui sono costretti a sottostare i cinesi.

A proposito, qualcuno sapeva che mentre usciva il libro sulla vita del grande eroe e fondatore della Apple, Steve Jobs, mentre veniva idolatrato in tutto il mondo e la sua frase "Restate folli" rimbalzava da ogni emittente, in Cina, nella fabbrica in cui venivano prodotti i suoi macchinari, nel corso degli anni si sono registrati centinaia di suicidi di operai che non riuscivano più a mantenere il ritmo di lavoro imposto? Lo sapevate che uno delle "più grandi menti" del pianeta ha indotto centinaia di lavoratori cinesi a uccidersi pur di uscire dal girone dantesco a cui si erano condannati per portare a casa qualche soldo? In effetti questa è follia, follia pura che Steve Jobs ha lasciato che si applicasse. Perché non  è pensabile che non sapesse.

Il mondo che conosciamo è solo di facciata. Si riconosce ad uno, la sofferenza, il dolore e la morte di molti altri. Questo è ciò che sta succedendo anche in  Italia. Milioni di persone pagano le tasse e poche persone, ovvero coloro che impongono sacrifici sofferenza e morte, ne prendono tutti i meriti.

E se, invece di mettere il collo sul ceppo del condannato iniziassimo a dare calci nelle palle al boia che sta dietro di noi con l'accetta in mano? Se iniziassimo a non pagare le tasse? O meglio, se decidessimo di autotassarci del 30% sui nostri profitti senza null'altro dare a questo governo di inetti, incapaci, ladri e usurai? Sarebbe disobbedienza fiscale? O sarebbe equità, giustizia sociale e fiscale, sopravvivenza dignitosa e rispetto delle nostre fatiche?

Non pagare è un nostro diritto, pagare il giusto è un nostro dovere. Diversamente, saremo destinati a cadere nelle mani dell'angelo della morte, la cui faccia, oggi, è di dominio pubblico. Una faccia inespressiva e imperturbabile con la quale sta condannando, imperterrito un intero popolo al suicidio.

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"Noi non siamo, no, dei rivoluzionari sovvertitori. Noi vogliamo che uno Stato forte risorga e per le Leggi comandi!" Cesare Maria De Vecchi, Ottobre 1922

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